Un programma pilota in Germania dimostra che la diagnosi precoce può cambiare il decorso della malattia
Nel settembre 2024, il New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati di uno studio condotto in Germania tra ottobre 2021 e luglio 2023, che ha evidenziato l’efficacia dello screening neonatale per la leucodistrofia metacromatica (MLD) e la possibilità di interventi terapeutici già in fase presintomatica. La MLD è una grave malattia da accumulo lisosomiale causata dal deficit dell’enzima arilsulfatasi A (ARSA), che determina un progressivo accumulo tossico di sulfatidi nel sistema nervoso centrale e periferico.
Nel corso dello studio sono stati sottoposti a screening 109.259 neonati, attraverso un processo articolato in tre fasi. La prima fase ha previsto la misurazione dei livelli di sulfatidi, seguita dalla valutazione dell’attività dell’enzima ARSA nei campioni con valori elevati, e infine da un test genetico per l’individuazione di varianti patogene del gene ARSA nei casi con attività enzimatica ridotta o assente. Questo approccio ha permesso di identificare 381 neonati con livelli elevati di sulfatidi, ma solo in tre casi ulteriori accertamenti hanno confermato la diagnosi di MLD.
Nella seconda fase, i tre neonati diagnosticati sono stati sottoposti a indagini di conferma presso un centro specializzato: analisi dei sulfatidi urinari, misurazione dell’attività enzimatica nei leucociti e sequenziamento genetico del neonato e dei genitori, per una precisa caratterizzazione del sottotipo di malattia.
La terza fase ha previsto la presa in carico e il monitoraggio strutturato in fase presintomatica. Due dei tre neonati, con una forma a esordio precoce, hanno ricevuto la terapia genica arsa-cel all’età di 12 mesi. Il terzo, affetto da una forma a esordio tardivo, è attualmente in osservazione clinica in vista di un trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
Tutti e tre i bambini hanno raggiunto, al momento della pubblicazione dei dati, tappe di sviluppo neuropsicomotorio adeguate alla loro età. Un risultato che conferma l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento mirato prima della comparsa dei sintomi.
In un video pubblicato dallo European Reference Network per le malattie neurologiche (ERN-RND), Lucia Laugwitz, del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Tübingen, ha commentato: “Questa terapia genica mostra un’elevata efficacia, consentendo uno sviluppo cognitivo e motorio quasi normale per i bambini, se applicata nella fase presintomatica della malattia”. Lo studio dimostra che un programma strutturato di screening neonatale per la MLD è non solo attuabile su larga scala, ma può anche modificare concretamente il decorso della malattia.